giovedì 9 agosto 2012

AMSICORA


A volte non si può solo scrivere. La penna è il modo migliore per trasmettere ciò che sentiamo, ma a volte è solo il primo passo verso qualcosa di più potente.
 Per ora non posso dire molto sullo scopo di questo trailer. Appare ovvio che non lo abbiamo girato così, di punto in bianco, solo per nostro diletto.
Questo trailer è il risultato di diverse ore di lavoro, assolutamente gratuite, che intendiamo consegnare alla storia e alla coscienza Sarda. I costumi sono frutto di una ricerca lunga e accurata, specialmente quelli Punici. I vestiti dei Capi Barbaricini invece sono un mix di oggetti e abiti presenti al tempo, mentre laddove le fonti proprio non indicavano nulla, si è azzardato nel proporre una variante molto semplice di vestiti propriamente "Nuragici" del I Ferro (come la Sacerdotessa). Dunque molto distanti dal 215 a.C. ma verosimili per la conservatorietà dei costumi delle caste sacerdotali.
La scena, l'ambientazione, il fatto svolto...tutto è ipotetico.
Però mi è piaciuto pensare che il possente Nuraghe, simbolo dei grandi antenati, in caso di necessità, secoli dopo aver perso la sua originaria (sconosciuta) funzione, potesse ben esser stato luogo per una riunione tra sommi comandanti.
A volte la finzione cinematografica richiede parole ed immagini "reali", riferite a tempi che sono costruiti solo in maniera ipotetica e provvisoria.
Spero che il video trasmetta il vero senso del lavoro che c'è stato dietro.

Salute.

martedì 7 agosto 2012

Acquisti

Negli ultimi tempi gli allenamenti di scherma medioevale con i miei fratres della Memoriae Milites sono decisamente passati ad un livello superiore, per cui è stato necessario tenermi aggiornato con i "libri di scuola" da cui studiare. Tipico del mio carattere, non ho resistito a prendere anche altri libri di carattere schermistico, più un libro di armature romane a cui ho sempre fatto "la posta".

Quattro libri da non meno di venti euro l'uno. Sono pazzo lo so.
Visto che non mi piacciono i post brevi commenterò singolarmente ogni pezzo che ho comprato.
Fa eccezione il Flos, su cui mi sono già espresso in passato, e che sinceramente ora non necessita
commento ulteriore. Ogni cosa a suo tempo. Lasciamolo far capolino sotto tutti gli altri libri, con i suoi fogliettini e i vari segna pagina di cartaccia che sbucano fuori confusamente.

Parto subito con il libro di Silvano Mattesini. "Le Legioni Romane, L'armamento in mille anni di storia". Non eccessivamente costoso, (35,00 euro) il libro è ricchissimo di immagini di reperti originali, disegni e armature ricostruite dall'autore (alcune veramente bellissime). Sono un po' critico verso alcune ricostruzioni, ormai superate (il libro è del 2006) e verso alcune denominazioni presenti nel libro, oltre che alcuni pezzi (non ricostruiti ma acquistati) errati per alcuni dettagli minimi (elmi corinzi con i fori aurali e via dicendo). Tuttavia è un libro che ha fatto storia. Le citazioni dagli autori latini sono utilissime e coinvolgenti. Da avere assolutamente.

"L'arte cavalleresca del combattimento", di Filippo Vadi, a cura di Rubboli e Cesari. (20,00 euro)
Il libro presenta centralmente le tavole a colori del testo originale, fondamentali per l'interpretazione delle tecniche. I due studiosi, grazie al loro background marziale e biografico ben riescono a comunicare al lettore i movimenti da fare per eseguire le tecniche.
Il libro presenta gli stessi difetti a cui (personalmente) è legato il Flos nella versione dei due autori, le immagini sono separate dalle spiegazioni scritte ed è difficoltoso passare dall'una all'altra. Purtroppo
questo è un problema a cui gli autori spesso devono piegarsi, per motivi essenzialmente legati al modo in cui si stampa un libro.

"Opera Nova" di Antonio Manciolino, a cura di Rubboli e Battistini. (29,00 euro)
Il libro sopperisce al punti previamente citato. Le immagini in bianco e nero stavolta sono inserite nel testo, cosa che rende la lettura decisamente più facile. Numerosissimi i paragoni con altri manuali e altre modalità di combattimento similari a ciò che illustra il Manciolino. Non l'ho ancora letto con
attenzione, ma l'impressione è stata subito positiva.

"La Bottega dello storico. Le metodologie della ricerca nella scherma storica", a cura di Francesco Lodà. (20,00 euro)
Il libro risulta essere una raccolta di diversi scritti redatti da diversi studiosi di scherma storica operanti attualmente in Italia. Molto interessanti i temi trattati. Ostico per i novizi. Solo per veri interessati.

lunedì 6 agosto 2012

Trailer per "La Bastida di Sorres".

Ebbene si, sarà il troppo caldo che da alla testa, sarà che avevo bisogno di montare insieme qualche cosa che.... insomma ho realizzato un piccolo trailer per la manifestazione di Borutta del 25-26 Agosto.

Non è nulla di eccezionale, e tuttavia mi è costato un bel po' di fatica, ma sopratutto svariate arrabbiature con Movie Maker che andava in crash ogni volta che caricavo un file troppo pesante.
Il prossimo video sarà fatto con un Mac, basta, ho deciso...!

Per ora questo passa il convento. Gustatevelo...!


La storia della battaglia:

"Il fatto d'arme avvenne nei primi mesi del 1334. Sorres allora era un importante sede vescovile ed un altretanto importante crocevia, i Doria, signori della zona, già da qualche anno avevano provveduto a fortificare, sulla collina ove sorgeva il monastero, parte delle costruzioni civili che ivi si trovavano. Gli aragonesi che non potevano tollerare questa situazione, nel 1333 con il pretesto di dover arrestare dei fuorilegge che avevano trovato rifuggio nella Bastita, avevano conquistato la fortezza. I Doria, visto che tutte le loro proteste presso le autorità aragonesi non avevano sortito alcun effetto, si decisero a riprendere con le armi la Bastita. Nel marzo del 1334, Brancaleone Doria (figlio di Barnabò) mandò all'assalto la sua armata che con grida di guerra, diede l'assalto con "scale, picche e mantelletti", allorquando aveva ormai in pugno la vittoria fu attaccato dall'esercito aragonese comandato da Bernardo Senesterra e dal contingente Arborense, allora ancora alleato con i catalani, e fu quindi messo in fuga. Dopo questa azione dei Doria, gli aragonesi scatenarono in tutta la zona ed in particolare in otto villaggi dei Doria intorno a Sorres, una feroce rappresaglia. Tutto ciò non bastò comunque ad assicurare la pace..."


E questo è quanto...

Nel mio canale di Youtube sono presenti altri video "rievocativi". 3/4 sono stati fatti dal sottoscritto.
Se vi è piaciuto questo dategli uno sguardo.