giovedì 17 agosto 2017

Un'analisi e una nota critica sul termine Arti Marziali Storiche Europee (HEMA)




La scherma storica è quella branca delle HEMA, o Historical European Martial Arts (Arti Marziali Storiche Europee) che studia principalmente la componente armata di questo grande raggruppamento di arti marziali occidentali. Dico occidentali perché essa si contrappone a quelle di origine orientale, anche se il discorso non è così semplice (molto ci sarebbe parlare sull'influenza occidentale -Spagnola- nell'Escrima Filippina) ed il termine W.M.A. (Western Martial Arts) o arti marziali occidentali ormai è caduto in disuso per un più preciso H.E.M.A., visto che il termine aveva una connotazione geografica troppo incerta.
Come definire il termine "Ovest"? Come dargli una connotazione più stringente, relativa ad esempio alla storicità della disciplina? Con il termine HEMA, naturalmente! Ma questo termine, come il precedente, è solo una parola di comodo, un contenitore dentro cui possiamo mettere quello che più o meno ci piace. Ad esempio: la parola Historical include tutte le discipline storiche, ma potenzialmente esclude quelle più antiche, non supportate da trattati che ne decumentino interamente la struttura; è il caso del pugilatus romano e della gladiatura romana o del combattimento in formazione dell'esercito romano (per non fare accenni ad esempio alla più "recente" scherma vichinga). Sono considerabili HEMA? Aldilà che siano considerabili facenti parte delle HEMA o meno, relativamente a queste arti marziali esistono diverse persone che studiano queste discipline, e che tuttavia manco sanno cosa significhi questo acronimo. Forse è la parola European che la distingue? Non proprio. Che dire ad esempio dei trattati americani di sciabola e baionetta? O dei numerosi maestri di scherma Italiani che emigrarono nel nuovo mondo? O degli stili di combattimento autoctoni delle americhe, come il combattimento con scudo e spada in ossidiana dei guerrieri precolombiani, per non parlare del combattimento con il tomahawk dei guerrieri "indiani"? Anche questi sono considerabili facenti parte delle HEMA? Forse è il termine Martial Arts che allora definisce i contorni di questa disciplina? Arti Marziali, le Arti di Marte, il dio della guerra Romano. Quando cercai di spiegarne il significato al mio coinquilino Iraniano durante la mia permanenza in Inghilterra, questi mi guardò come se stessi parlando un linguaggio alieno. La sua conoscenza non andava oltre la sfera di pallone usata nel calcio, mentre io davo per scontato che tutti sapessero il significato di questa parola. In realtà anche tra i conoscitori della materia, specialmente i praticanti di arti marziali "orientali", il  termine viene associato senza alcuna remora al Kung-fu, al Karate o al Kendo (tanto per dirne alcuni). Questo senza pensare che il termine non è orientale, in quanto Marte è una divinità esclusivamente greco-romana (al massimo con qualche similitudine in altre popolazioni europee come i Germani, i Celti o gli Etruschi) associata più che allo sport o al combattimento disarmato, alla guerra e all'uso delle armi. Questa non ha nulla a che fare con l'accezione comune del termine arti marziali, che viene associata al dojo presso cui si studiano forme a vuoto, o alla palestra della federazione in cui svolgiamo tornei di questa o quella disciplina. Il termine originariamente non ha neanche a che fare con la meditazione o la filosofia guerriera di questo o di quel genere. Sono tutte costruzioni posteriori che hanno modificato negli ultimi 60 anni l'accezione del termine Arti Marziali.

Cosa esce digitando "Martial Arts" su google? A voi la risposta.

Come i soldati inglesi definivano "boxers" (non il cane, ma il pugilato) i rivoltosi cinesi dell'800 che praticavano il kung-fu, e che venivano interpretati con la cosa più simile a loro conosciuta (la boxe appunto) noi abbiamo utilizzato un termine occidentale per descrivere un insieme di stili di combattimento approdati in occidente in tempi tutto sommato recenti. Cosa indica quindi l'acronimo HEMA? Principalmente quegli stili di combattimento, ricostruibili partendo da trattati storici che documentino, nel complesso, un sistema di difesa armata e non sviluppatosi in Europa e nei paesi con forte tradizione Europea. Dico di difesa perché è nella difesa il primo principio della scherma, dal termine "schermare", "farsi schermo", "difendersi". Questo non significa che il termine escluda l'attacco. Indica unicamente (a differenza di quanto accade modernamente nella scherma olimpionica) che in antichità, al di fuori dell'ambito sportivo, cioè nel duello e nella guerra, era più importante difendersi dal colpo avversario prima di ferirlo a nostra volta, pena la morte di entrambi.

Bellissimo gesto atletico nella scherma moderna, suicidio e morte di entrambi, nella scherma storica.

In definitiva, non è il termine che definisce cosa sia HEMA o meno, visti i limiti palesi insiti nell'acronimo. Personalmente quello che definisce le HEMA, è chi le studia, secondo un metodo preciso, spesso basato sull'analisi di trattati simili documentabili in periodo storico. Chi non agisce secondo questo metodo, per suo disinteresse o per altre motivazioni, semplicemente non ha, molto probabilmente, intenzione di essere definito HEMA. Forse preferisce il termine "Archeologia Sperimentale", "Rievocazione" e via elencando, con tutti i"se" ed i "ma" relativi ai rispettivi significati di questi termini: e dunque così sia.

Spero che il mio punto di vista vi sia sembrato interessante.
Un cordiale saluto, Alessandro.

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