
La
Cohors II Sardorum, la "seconda
coorte dei Sardi", fu una
cohors equitata (un'unità militare) di stanza in
Africa durante l'
Impero romano.
Arrivò in
Mauretania verso la fine del
I secolo e si stabilì a
Rapidum, ove rimase fino alla fine del
II secolo quando, sotto
Settimio Severo, si trasferì ad
Altava.
Non sappiamo se quest’unità si sia trasformata, con il passare del tempo, da quingenaria a miliaria, come farebbe pensare la menzione in un'iscrizione di un tribuno della coorte dei Sardi; tuttavia, la cosa non è da escludersi.
Gli Insediamenti:
Rapidum
La fortezza di Rapidum (Sour Djouab), fondata nel 122 ad opera della cohors II Sardorum, presenta una pianta rettangolare con angoli arrotondati di 135x127m e quattro porte affiancate da torri rettangolari. Essa era situata in una regione molto favorevole per l'insediamento umano, oltre ad essere in una posizione molto difendibile, dato che si trovava tra le rive degli uadi Barla e Djouab, spesso a carattere torrentizio.
Il complesso rimase presidiato fino al 201; mentre, l'abitato che si era formato con l'apporto di civili e veterani sopravvisse sino all'epoca dell'imperatore Aureliano quando fu distrutto dai nomadi.
Il municipio di
Rapidum venne ricostruito per volontà di
Massimiano, anche se non è certa la presenza di una nuova guarnigione. La struttura interna del campo è ben conosciuta: i
principia, introdotti da un
tetrapylon, dispongono di una corte e di un'aula basilicale; inoltre, sono stati identificati il
praetorium, un edificio termale, alcune caserme, degli
horrea e quello che il Laporte considera come una
basilica exercitatoria.
Altava
Nella località di Hadjar Roum sono stati rinvenuti i resti di due insediamenti, dei quali uno aveva un ruolo militare e fu probabilmente fondato nel
201 per volere di
Settimio Severo che vi insediò la
cohors II Sardorum. Questa coorte proveniva dal forte di
Rapidum, che venne abbandonato in seguito all'avanzamento del
limes attuato in età severiana. Possiamo stabilire con una certa sicurezza l'anno di insediamento delle truppe sarde ad Altava, visto che possediamo un'iscrizione posta tra il
201 e il
209 in onore di
Geta. La
cohors II Sardorum rimase di stanza qui per buona parte del
III secolo; ma, altre iscrizioni attestano che essa fu integrata da alcune unità di cavalleria o da loro distaccamenti come l'
ala miliaria, l'
ala Parthorum e l'
ala Thracum , forse per aumentarne la mobilità. La pianta del campo misura 430x330 m e presenta lati rettilinei ad eccezione di quello settentrionale, che ha un percorso assai irregolare e angoloso.
Bibliografia
- Benseddik, Les troupes auxiliaires en Mauritanie Cesarienne sous le haut empire, Algier, 1982
- Laporte, Rapidum. Le camp de la cohorte des Sardes en Maurétanie Césarienne, Sassari, 1989
- Le Bohec, L'armée romaine sous le Haut-Empire, Paris, 1989 (in italiano: L'esercito romano. Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo, Carocci)
- Stefano Baccolini, Vita quotidiana nei castra: L'esempio africano, Bologna, 2000