Riporto questo bell'articolo trovato su internet. Le
considerazioni finali sono dell'autore dell'articolo e non mie.
Reputo sia ugualmente interessante e utile condividerlo.
"Pochi sanno, me compreso fino a poco tempo fa, che
durante la guerra dei 30 anni, combattuta tra regno di Spagna e Francia negli
anni 1618-1642 nelle Fiandre (attuali Olanda-Belgio), morirono o furono
dispersi (prigionieri di guerra) ben 30.000 sardi!
Considerate che all’epoca la Sardinia contava sui 300.000
abitanti e dunque un abitante su dieci morì in quella guerra!
Leggendo alcuni libri e cronache che ricordano quei fatti ho
saputo che molti nobili sardo-iberici, come i Castelvì e gli Alagon, levarono
in Sardinia numerosi Terçios da spedire nelle Fiandre a combattere contro i
francesi, tra questi numerosi logudoresi e campidanesi, terre di origine dei
nobili casati.
Almogaver si chiamavano in castigliano questi fanti.
Numerosi partirono dai porti sardi per confluire tutti a Barcellona e da lì a
piedi nelle Asturie dove un nuovo imbarco li conduceva nelle Fiandre a
combattere per la gloria di Spagna e del re Filippo II.
Pagine quasi sconosciute di storia celata, riemersa solo
grazie al prezioso lavoro di pochi ricercatori.
Quello che non fecero le guerre, lo fece la peste
soprattutto quella del 1650, la popolazione sarda si ridusse ancor più
drasticamente, interi villaggi si spopolarono totalmente!
Molti di quei soldati che non tornarono nella loro isola,
escluso chi morì in battaglia, finirono i loro giorni nelle segrete francesi o
peggio venduti ai turchi come schiavi.
Se alcuni di voi hanno avuto modo di consultare i “Quinque
Liber” dei loro paesi d’origine, come ho fatto io, potrà notare che per quegli
anni molti uomini scompaiono dalle registrazioni ecclesiastiche, senza che
neanche vi sia la registrazione di morte…
Moltissimi furono anche i sardi che arruolati nei terçios
(terçios de Catalunya) parteciparono alle imprese dei vari conquistadores nelle
Americhe!
Insomma, morale della favola, generazioni di sardi
immolatisi per le guerre degli altri…
Tempo fa sentii un sindaco di un paese sardo che
commemorando i 12.000 sardi caduti della prima guerra mondiale, disse:”Ed è per
questo grande tributo di sangue che noi sardi ci sentiamo ancor più italiani”.
A questo punto io potrei dire: “Ed è per questo grande
tributo di sangue (i 30.000 morti delle Fiandre) che noi sardi ci sentiamo
ancor più spagnoli…”.
Articolo tratto da "controsardegna"