Indubbiamente ogni singolo lettore potrebbe fare una bella lista.
A memoria, da quando ho iniziato a praticare AM, avrò conosciuto si e no una decina di maestri di diverse discipline. Questo almeno fino al mio "assestarmi" dell'attuale scherma storica.
Naturalmente di tutti gli innumerevoli maestri con cui è capitato di parlare, confrontarsi, e magari anche allenarsi, ben pochi hanno passato "il test".
Alcuni erano bravi, altri meno, altri ancora bravi marzialisti ma incapaci di spiegarsi (e quindi insegnare) e via dicendo.
Solitamente però i "maestri" (con le dovute eccezioni), specialmente per quanto riguarda la disciplina schermistica "antica" son più o meno la stessa variazione del tema: "io sò io, voi non siete un cazzo" per dirla al marchese del Grillo.
Noto marzialista Finlandese (guardatevi i suoi combattimenti allo Swordfish) residente nella gelida Helsinki, graphic designer e, naturalmente, istruttore di spada da lato secondo i principi del Bolognese Achille Marozzo.
A molti indubbiamente sarà già scattata la scintilla razzista. "Hoibò, un Finlandese che insegna uno stile di scherma Italiano???"
Tornando a noi. Leggi che ti leggi, vengo colpito dal tono e dal modo in cui il maestro (d'ora in poi Ilkka) annuncia uno stage in suolo Italico.
Il post dice testualmente:
"After the event in Florence I will be staying in Italy for the following week, and the trip will culminate in a workshop I will be running in Viterbo on the 23rd of March, invited to do so by my good friends Renato and Davide. This is a huge honor and one of the coolest things I can imagine. I welcome everyone who possibly can to take part in the workshop.
The workshop is suited for the beginner and experienced swordsmen and martial artists. The workshop will provide a foundation in the art derived from the source literature and for the more experienced it will offer a great workout and an amount of new training ideas and the exciting possibility experience how a foreigner has -- with utmost care and passion -- interpreted the local martial arts legacy.
For me, this will offer (just as will the event in Florence week before) a chance to meet a lot of new people whose cultural background is the same as that of the original masters, and to see how they will react to my interpretation. Hopefully, I will be able to learn a part of this and reflect it back to my fencing and teaching style, thus in a sense making it more authentic.
I'm looking forward to this event, and hope to see many of you there!"
Le cose che naturalmente più mi hanno colpito sono evidenziate in nero.
Non si leggono toni arroganti o presuntuosi. Anzi! Leggo parole come "interpretare l'eredità marziale locale", "una chance di incontrare persone con lo stesso background culturale dei maestri che studio", "vedere come queste persone reagiranno alla mia interpretazione", "e renderla così più autentica".
Io ci leggo il rispetto di una persona con un ampissimo bagaglio culturale schermistico, che ben conscio di metter piede ad insegnare nella stessa terra che ha accolto il maestro da lui studiato e venerato, mostra grande attenzione nel voler imparare quanto più gli è possibile dall'esperienza.
Ben diverso da uno dei tipici "maestri" di AM che vanno in un posto, fanno il loro "stage", dicono due cazzate e si pigliano l'assegno.
Che altro aggiungere? Una lezione di stile e di umiltà a tutti quei maestri da quattro soldi che si vedono battibeccare nella rete. Un esempio da seguire e suggerisco (finché c'è il tempo) un workshop da provare!
Ecco qui i link necessari per saperne di più:
Sito di Ilkka (Marozzo.com)
Youtube di Ilkka
Marozzo su Vimeo
Profilo Facebook
Un saluto e a rileggerci presto.
Salute!
2 commenti:
Una volta la nostra compagnia è stata chiamata in Belgio per un campo multiepoca. Mentre giocavamo con le dane-axes, un vicino di tenda (un Highlander) si avvicina, attacca bottone, ci fa vedere qualche esercizio, inizia a farci uno stage improvvisato estremamente interessante.
Finché un altro tizio non ci piomba addosso. Tuona che stiamo facendo "de la merde", che le mani non devono scorrere mai e poi mai sul manico dell'ascia (?), che stessimo a sentire lui che "è MAESTRO!".
Insomma, il nostro vicino si eclissa con discrezione, salvo ritornare e riprendere la dimostrazione una volta sparito l'imbecille.
Abbiamo scoperto a fine campo che l'Highlander era Didier Hanus, della Federazione Belga Francofona di Arti Marziali.
La scherma storica è PIENA di grandi maestri pronti a pontificare. Salvo poi far figure barbine. Ma d'altro canto finché ci sarà chi se la beve, ci sarà chi la da' a bere.
Il seminario di Ilkka sembra spettacolare. Purtroppo non sono in Italia in quel periodo. Chissà, magari un giorno passerà anche in Mangiarania...
Ciao Ten. Esperienza interessante. Capitò la stessa cosa al mio gruppo durante le riprese del film su Eleonora d'Arborea, che naturalmente (Dio gratias) non è stato mai finito. Per fortuna però il giorno non ci fu nessun maestro scassamaroni. La tua penultima frase è verissima, a dirla tutta sarebbe anche argomento di un post che vorrei trattare sul blog, ma che sto evitando già dal principio perché fortemente rognoso. Però si sa, se non son politically INcorrect a noi non piacciono.
A chi lo dici per il seminario di Ilkka. Quaggiù e tanto se organizziam un torneo fra noi. A rileggerci presto! Salute!
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