"LBII-III (1400-1150 b.C.) Masks of this sort were also produced in pottery. They were possibly used as insets for large statues made of wood. This example has two holes at the top on either side and it is possible that these held two horns, the resulting face rapresenting that of a Sherden Warrior".
Tradotto suona come:
" Tardo Bronzo II-III (1400-1150 a.C.) maschere di questo tipo venivano reaizzate anche in ceramica. Probabilmente venivano utilizzate per essere incluse in grandi statue in legno. Questo esempio presenta due fori nella parte superiore, su entrambi i lati, ed è possibile che vi fossero alloggiate due corna, il volto che ne risulta rappresenterebbe un guerriero Sherden "
La cosa più stupefacente, per chi conosce un minimo di archeologia nuragica, è la somiglianza del volto della maschera con i famosi bronzetti nuragici. Il volto allungato con il mento appuntito, il sorriso appena accennato, il naso prominente e gli occhi arrotondati, tutti caratteri più tipicamente associabili a quelli delle statuine nuragiche, invece che a statue come quella del "Dio Cornuto" di Enkomi, spesso associata ai "Popoli del Mare" ed agli Sherden.
"Dio Cornuto" o "Apollo Cereates" (Late Bronze Age, 1200-1150) da Enkomi, Museo di Cipro, Nicosia, Cipro. Da http://www.cyprusexplorer.globalfolio.net/eng/history/letters_alasiya/index.php |
Notare che un simile accostamento con i bronzi nuragici è già stato fatto da Andrea Salimbeti nel suo sito web (The Greek Age of Bronze), ed in seguito pubblicato assieme a Raffaele D'Amato nel pregevole volume "Sea Peoples of the Bronze Age Mediterranean c. 1400 BC-1000 BC", 2015, Osprey Publishing, p.58.
Fotografia dell'autore, tutti i diritti riservati. |
Alessandro Atzeni,
Oxford
20/04/2016.
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